Sabato 17 Febbraio 2024 ore 17:00
Pomeriggio culturale: La carte de visite a cura di Gabriele Chiesa
Funzioni storiche e culturali del formato fotografico della carte-de-visite nella seconda metà del XIX secolo e fino agli inizi del Novecento. Un fenomeno globale che rivoluzionò la comunicazione e cambiò la percezione della società a tutti i livelli.
L’incontro si svolgerà con la presentazione di esemplari originali nei vari processi fotografici e riproduzioni in proiezione che illustreranno le applicazioni nei diversi ambiti, generi ed argomenti.
Argomento
La ‘Carte de Visite’ (CdV) è un genere formale fotografico che ebbe immensa popolarità dalla metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento. Essa contribuì a realizzare pienamente la rivoluzione democratica nella comunicazione sociale che la foto¬grafia aveva reso possibile. Per la prima volta nella storia, la raffigurazione personale fu alla portata di chiunque disponesse di un minimo di risorse. Inizialmente la CdV fu uno strumento di riconoscimento ed autocelebrazione della borghesia in ascesa, ma presto si rivelò una conveniente risorsa culturale per conoscere luoghi ed opere d’arte lontane. La CdV racconta e testi¬monia un intero periodo storico che va dai moti rivoluzionari del 1848 alla Prima Guerra Mondiale, documentando costumi, valori ed atteggiamenti. Il suo insostituibile valore come elemento di studio e ricerca storica e sociale, anche grazie all’aspetto di semplice figurina che la caratterizza, ne ha fatto nel tempo oggetto di collezionismo. Molti appassionati accolgono e stu¬diano queste minuscole finestre fotografiche aperte nel tempo e nello spazio. Senza il loro contributo la conoscenza storica e sociale di una fondamentale epoca che ha segnato la storia moderna sarebbe ancora incompleta.
La ‘Carte de Visite’ (CdV) è un genere formale fotografico che ebbe immensa popolarità dalla metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento. Essa contribuì a realizzare pienamente la rivoluzione democratica nella comunicazione sociale che la foto¬grafia aveva reso possibile. Per la prima volta nella storia, la raffigurazione personale fu alla portata di chiunque disponesse di un minimo di risorse. Inizialmente la CdV fu uno strumento di riconoscimento ed autocelebrazione della borghesia in ascesa, ma presto si rivelò una conveniente risorsa culturale per conoscere luoghi ed opere d’arte lontane. La CdV racconta e testi¬monia un intero periodo storico che va dai moti rivoluzionari del 1848 alla Prima Guerra Mondiale, documentando costumi, valori ed atteggiamenti. Il suo insostituibile valore come elemento di studio e ricerca storica e sociale, anche grazie all’aspetto di semplice figurina che la caratterizza, ne ha fatto nel tempo oggetto di collezionismo. Molti appassionati accolgono e stu¬diano queste minuscole finestre fotografiche aperte nel tempo e nello spazio. Senza il loro contributo la conoscenza storica e sociale di una fondamentale epoca che ha segnato la storia moderna sarebbe ancora incompleta.
Relatore
Gabriele Chiesa si occupa di studi e ricerche nell’ambito del linguaggio e della storia della fotografia. Si è laureato con una tesi su “Uso e funzione sociale dell’album di famiglia”.
Autore di contributi ICPAL relativi alle antiche tecniche fotografiche ed alla valorizzazione delle immagini d’epoca. Ha pubblicato, “Dagherrotipia, Ambrotipia, Ferrotipia Positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico”, “Come vedo l’immagine” e “Dagherrotipi firmati”.
Fondatore di Gruppo Ricerca Immagine. Curatore culturale Fondazione Negri.
Docente ImageAcademy e PhD Seminars/Courses di fotografia dell’Università degli Studi di Brescia. Animatore di Phototrace.
Gabriele Chiesa si occupa di studi e ricerche nell’ambito del linguaggio e della storia della fotografia. Si è laureato con una tesi su “Uso e funzione sociale dell’album di famiglia”.
Autore di contributi ICPAL relativi alle antiche tecniche fotografiche ed alla valorizzazione delle immagini d’epoca. Ha pubblicato, “Dagherrotipia, Ambrotipia, Ferrotipia Positivi unici e processi antichi nel ritratto fotografico”, “Come vedo l’immagine” e “Dagherrotipi firmati”.
Fondatore di Gruppo Ricerca Immagine. Curatore culturale Fondazione Negri.
Docente ImageAcademy e PhD Seminars/Courses di fotografia dell’Università degli Studi di Brescia. Animatore di Phototrace.
INGRESSO LIBERO
Contrada del Carmine, 2F Brescia