sabato 22 febbraio, ore 16:00
Il colore del bianco e nero
a cura di Eros Fiammetti AFIAP(Brescia)
Il famoso fotografo bianconerista Eros Fiammetti presenta una serie di immagini a colori ottenute con il metodo Colorvir, in voga già a partire dagli anni '60 del secolo scorso, ma riscoperto dall'autore agli inizi del 2000, parallelamente al boom del digitale. Come provocazione a Photoshop, Eros Fiammetti ha dimostrato come anche con la chimica, e non solo quindi partendo da un file digitale, dal bianco e nero si possano ottenere stampe dai colori vivaci, stravaganti, accesi e brillanti.
Il kit Colorvir è un procedimento di viraggio e di tintura per le carte in bianco e nero, permette di colorare le stampe su carta o pellicola ottenendo diversi effetti: solarizzazioni, tinture, policromie, viraggi, seppiature. Si possono effettuare diversi procedimenti in successione, dando così vita ad un gran numero di combinazioni di colore. Questo procedimento non è una riproduzione fedele del colore di una scena, ma permette di ottenere delle immagini cromatiche secondo la propria sensibilità ed artisticità, dando un'interpretazione originale della realtà. La chimica al posto del mouse del pc, la figura del fotografo che ritorna artigiano, dove attraverso un gesto manuale e controllato, libera il proprio estro.
BIOGRAFIA:
Vive e opera a Brescia dove è nato nel 1932; fotografa dagli anni ’50 con film in bianco e nero. Realizza personalmente le stampe con metodo analogico tradizionale.
Dal 1950 partecipa a concorsi nazionali e internazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti.
Partecipa a collettive e si propone in gallerie con personali.
Concorsi nazionali a: Bergamo, Gallarate, Gavardo, Vicenza, Trieste, Treviso, Brescia, Ravenna, Rovato, Lecce, Mantova, Lanciano, Como, Roma.
Concorsi internazionali a: Berlino, Madrid, Buenos Aires, Poiteux, Tokio, Bombay.
Personali a: Brescia, Breno, Milano, Lanciano, Iseo, Mantova.
In rappresentanza della fotografia bresciana ha partecipato ai concorsi nazionali di fotografia estemporanea di Catania, Acireale, Chioggia, Cefalù, Bormio, Roma e ad una selezione internazionale a Stoccolma.
Sue fotografie sono state pubblicate sugli annuari Fiaf di Torino e su riviste fotografiche come Ferrania, Popular Photography e Grafo-AB.
Nel 1964 gli viene attribuito il riconoscimento internazionale di “AFIAP” (Artiste de la Federation International de l’Art Photographique, Berna).
Nel 1985 l’Accademia d’Italia in occasione del Premio d’Italia gli conferisce la Targa d’Oro.
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