In esposizione vi sono reperti preziosi ed apparecchi fotografici e cinematografici (compresa la prima macchina fotografica del mondo), attrezzature per riprese foto-cinematografiche, attrezzature per camera oscura. In totale sono in mostra oltre 8.000 pezzi: un vero tesoro.
La fototeca, a sua volta, comprende circa 60.000 fotografie di autori da ogni parte del Mondo, realizzate in ogni formato e di tutte le epoche a partire dalla copia della prima fotografia del Mondo datata anno 1826.
Il Museo custodisce numerosi e corposi archivi e collezioni fotografiche, che sono tutt’oggi in fase di acquisizione digitale e catalogazione.
Sul sito del Museo, nella sezione FAMuF, è possibile consultare le fotografie già archiviate.
Nell’ultimo periodo sono stati per la prima volta analizzati e schedati i dagherrotipi, gli ambrotipi e i ferrotipi che fanno parte di una collezione unica in Italia fruibile al pubblico. Si tratta di pezzi unici realizzati a partire dalla nascita della fotografia, 1839, fino alla fine dell’Ottocento, realizzati in Europa e negli stati Uniti, che rappresentano i primi ritratti della storia della fotografia.
Centocinquanta pezzi originali che sono arrivati fino a noi e che sono stati studiati attraverso la scheda F (scheda ministeriale prevista dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) per la catalogazione dei beni fotografici) con la previsione dell’inserimento nel database regionale Sirbec (ambiente web creato e messo a disposizione da Regione Lombardia per la catalogazione on line del patrimonio culturale in Lombardia) delle schede, per permettere la consultazione a tutti coloro che necessitano per lavoro, studio o curiosità di approfondire la fotografia delle origini.
Un grande lavoro di ordinamento e classificazione dedicato all’intera collezione, attraverso il quale il Museo si propone di conservare, promuovere, valorizzare e soprattutto rendere fruibile l’immenso patrimonio che ospita nella sua sede.
La catalogazione digitale della collezione esposta iniziata nel 2019 è consultabile alla pagina museobrescia.net/collezione