Bresciani metropolitani. L’esperienza del nuovo metrò nel contesto urbano
inaugurazione sabato 24 agosto hh 17:00
“Bresciani metropolitani. L’esperienza del nuovo metrò nel contesto urbano”
Le migliori fotografie pervenute al Concorso “Bresciani metropolitani.L’esperienza del nuovo metrò nel contesto urbano” organizzato da Vigasio Store dopo essere state esposte presso la Sede MetroBrescia a S. Eufemia, dopo aver fatto tappa presso la sala espositiva di Vigasio Store in via Pusterla 3/a e prima di essere spostate nel primo atrio della metropolitana fermata San Faustino, si fermano al Museo Nazionale della Fotografia. Immagini che ci raccontano l’impatto che questa novità ha avuto per la nostra città,sui suoi abitanti: l’entusiasmo di anziani e bambini che per la prima volta salgono su quello che da sempre è sinonimo di cosmopolitismo, città in movimento e fermento. E’ bello leggere sui loro volti ritratti la sorpresa, la curiosità, vederli fotografare la nuova metropolitana come se fosse un’attrazione in una città sconosciuta, che si visita per la prima volta. Alcune immagini raffigurano le imponenti strutture e il gioco di geometrie che creano: suggestive sono alcune fotografie dedicate alle scale mobili, sulle quali spesso si stagliano personaggi quasi come ombre fugaci; suggestivi sono gli scorci dal basso verso le uscite nelle fermate più caratteristiche come per esempio Piazza Vittoria. Non mancano i dettagli o le inquadrature insolite, tagli inusuali e giochi di riflessi che raccontano come la ricerca dell’originalità e della distinzione abbiano animato questo concorso. In alcuni scatti i fotografi hanno cercato di riprendere il movimento, di rendere il simbolo di quello che per i Futuristi all’inizio del secolo scorso era stata la velocità, la tecnologia, la modernità. Non mancano immagini divertenti ed ironiche, come il cane che guarda la strada davanti a sé in prima fila sulla carrozza o i ragazzi che in maschera esultano divertiti in uno scatto in bianco e nero. Una mostra che racconta l’imponenza di un progetto che ha coinvolto tutta la città e l’impatto che questo ha avuto su Brescia e sui bresciani, che da marzo sorridenti e stupiti hanno volto lo sguardo al futuro.
In esposizione fino al 12 settembre 2013.
Contemporaneamente, inaugurazione mostre:
“L’atro lato dell’infanzia”
di Anastasia Serdyukova (Mosca)
Anastasia Serdyukova è una fotografa di moda per bambini, specializzata in ritratti e in fotografia
pubblicitaria. Lavora con un team di importanti stilisti,designer,decoratori di Mosca, San Pietroburgo e altre
città della Russia. Tiene inoltre corsi avanzati, seminari e workshop di fotografia in tutta il suo paese.
Secondo la fotografa il mondo dei bambini non è fatto solo di sorrisi felici, ma è un universo più profondo e
misterioso. e’ luogo di sogni, fiabe e trasformazioni. Esattamente in questo modo ci rappresenta i bambini
nelle sue fotografie e attraverso di loro realizza delle favole e crea la propria storia, il proprio mondo.
Essendo un’insegnante e una psicologa di formazione, oltre che madre, ci racconta un mondo di sogno, di
straniamento, attraverso immagini perfettamente costruite, dove gli abiti, gli accessori, i particolari sono
carichi di significato ed evocano mondo intimi e personali.
esposizione fino al 29 settembre 2013.
MOSTRE NEL CASSETTO:
ALBERTO VIGANO’ (Brescia) e JEAN PIERRE BRATANOFF (Australia)
ORARI DI APERTURA: martedì-mercoledì-giovedì dalle 9 alle 12 / sabato e domenica dalle 16 alle 19
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LANDSCAPES :: Andrea Pettinari
inaugurazione: sabato 1 GIUGNO 2013 ore 17:00
esposizione Spazio esterno

Al termine dell'inaugurazione seguirà un workshop dedicato alla fotografia concettuale, tenuto dai fotografi Gianfranco Baccelli e Zefram (Roma), quest’ultimo ha esposto la propria serie fotografica “Echoes” presso il Museo dal 4 al 26 maggio 2013. |
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inaugurazione sabato 6 luglio hh 17:00
INAUGURAZIONE E PREMIAZIONE DEL “25° CONCORSO NAZIONALE MILLE MIGLIA 2013”
Giunto quest’anno alla sua 25° edizione, il Concorso Nazionale Mille Miglia raggiunge con questa edizione il record di partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia.
Grandissimo successo per un concorso che affonda le proprie radici nella nostra città, che vide la prima corsa partire proprio da qui il 26 marzo 1927. Ogni anno moltissimi fotografi di tutta Italia partecipano al Concorso indetto dal Museo, mostrando istantanee di tutte le tappe di questo affascinante percorso.
Quest’anno oltre ai cinque vincitori e ai segnalati, verranno consegnati dei premi speciali per il Miglior fotografo Under 35, al Fotografo in erba e al Club Fotografico con maggior partecipazione.
Contemporaneamente, inaugurazione mostre:
“SEI BELLISSIMA” di GALINA ERMOLAEVA (Bielorussia)
La fotografa bielorussa presenta una serie di scatti rubati per le strade delle città che ha visitato, come frammenti di pensieri delle donne, che ci raccontano la quotidianità del mondo femminile. Senza sapere di essere riprese, le donne di questi scatti appaiono in tutta la loro naturalezza, con l’intensità e la forza o la leggerezza dei loro sguardi.
MOSTRA NEL CASSETTO: fotografie della Miglia Miglia del Circolo Fotografico di Piombino
Le mostre rimarranno in esposizione fino al 18 agosto 2013 (Orari: martedì-mercoledì-giovedì dalle 9 alle 12 / sabato e domenica dalle 16 alle 19)
PREMIATI
La Giuria composta dai Sigg. GIACOMO BETTONI, LUCIANO DAL BEN, GIUSEPPE VITRANO, SERGIO MODONESI e LUISA BONDONI
dopo attento esame delle 209 opere pervenute da 53 autori, ha ammesso alla mostra fotografica effettuando la seguente classifica:
I PREMIO (Trofeo Vittoria Alata, Orologio 60° Museo, Mostra personale Spazio “Aperto” Museo)
a LUCIO MUSSO per “Riflessi” (Fosdinono)
II PREMIO (Coppa + Penna Balenciaga)
a ANTONELLA IOZZELLI per “Il professionista” (Sarzana)
III PREMIO (Coppa + Penna Balenciaga)
a DANILO BATTAGLIA per “Prime Curve” (Sarzana)
IV PREMIO (Coppa + Penna Balenciaga)
a DE MONACO SANDRO “Cordialità” (Piombino)
V PREMIO (Targa)
a SERGIO CORBELLI per “L’Entusiasmo di Partecipare” (Brescia)
PREMIO Speciale Miglior Fotografia Under 35 (Coppa Gioventù Card)
a MONICA ROSATI per “Come ai vecchi tempi” (Brescia)
PREMIO “Fotografo in erba” al più giovane partecipante meritevole (Coppa e attestato)
a GERARD BIANCHI (Brescia)
PREMIO Club Fotografico con maggior partecipazione (Targa)
a GRUPPO FOTOGRAFICO PIOMBINO
SEGNALAZIONI (targhetta):
a SILVESTRO PALETTI (Ghedi) per “Fotografia e colore”
a MASSIMO DADDI (Piombino) per “Roba vecchia”
a LUCA VANGELISTI (Venturina) per “Bentley Supercharged”
a FONTANI PAOLO (Montelupo F.no) per “Nel paradiso della Val D’Orcia”
AMMESSI: Tempestini Stefano, Graziella Sapienza, Di Nino Marchi, Pescucci Sergio, Galassi Pierluigi, Ruffoli Luca, Novara Marco, Rossi Monica, Daddi Valentina, Tinalli Gabriele, De Marco Elena, Arnaboldi Diego, Vaccario Roberto, Brizzi Mirca, Carmassi Carlo, Pinzuti Adriana, Tremolaterra Sergio, Fontani Massimo, Nicoli Maria, Cunico Antonio, Melzani Alessandro, Rosati Monica, Checchi Gianluca, Dal Bono Mino, Gorini Valeria, Ferrari Armando, Paolo Ziglia, Remo Ziglia, Tabacchini Tommaso, Palazzo Cesare, Benatti Matteo, Ghidini Simona, Bignotti Mauro, Silini Matteo, Ceresa Davide, Lonati Matteo, Gilberti Marco, Crescini Thomas, Ruggeri Abele, Pasotti Matteo, Fabi Francesco, Martinelli Angelo, Samorè Pavesi Liliana
prossimamente pubblicheremo anche le fotografie vincitrici e della premiazione.
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Eros Fiammetti: Astrio
inaugurazione: sabato 9 marzo 2013 ore 16:00
esposizione Sala Mostre e Conferenze fino al 28 marzo
ASTRIO UN PAESE DELLA VALLE CAMONICA
E’ molto piacere che ho accettato di esporre queste fotografie negli spazi espositivi del Cinefotoclub di Brescia, sono immagini sicuramente datate e, parrà strano , è la prima volta che ho l’opportunità di esporle a Brescia. E’ lavoro realizzato nella seconda metà del secolo scorso e racconta di ambienti di persone di vita di un paese della alta valle Camonica, Astrio comune di Breno.
Giannetto Valzelli , critico del Giornale di Brescia recentemente scomparso, nella presentazione del libro relativo a queste fotografie ha scritto “Quelle due o tre cose che fanno l’album – il paesaggio, la gente, i sentimenti – bisognerebbe lasciarle esposte per sempre , alla portata di tutti, in un luogo che non sia un museo, dove ognuno possa tornare sul bandolo dei ricordi e delle riflessioni. Perché, se è vero che nella fissità dell’immagine ci è dato di ritrovare il passato, in essa ci è pure consentito di guardare, sentire ritrovare – in pieno palpito di vita – qualcosa che appartiene a tutti.
Infatti la montagna descritta in queste fotografie pur essendo la montagna della memoria è montagna di tutti. Troppo spesso l’uomo dimentica le sue origini, da dove viene. Non pretendono di essere capolavori, più semplicemente tendono a fissare tendono a fissare emozioni, sentimenti, scampoli di un passato che, per la frenesia della vita odierna, sembra preistoria.. gli acciottolati come perle sgranate, le logge come palchi sul palcoscenico della natura incontaminata e sullo scorrere del tempo, le luci folgoranti fra i larici come sciabolate, le case imbiancate come sepolcri, i boschi come cattedrali, i bianco-neri dell’ultima neve come astrazione , e poi la gente. La gente , la figura umana , è sempre stata per il punto di forza di ogni mio lavoro. Immaginare un ambiente senza la presenza dell’uomo mi è sempre sembrato un esercizio estetico, magari prezioso, ma fine a se stesso. Non ho mai indugiato sulla maestosità del paesaggio, se pur affascinante, ho sempre indagato l’uomo – nella fattispecie maschio o femmina – cercando di trasferire nel “ Fermo Immagine “ le sue emozioni, i suoi stati d’animo, la sua espressività, i suoi sentimenti che , a mio avviso, sono il punto di forza, il punto aureo di ogni persona. Questo è sempre stato lo scopo della mia ricerca. Non so se chi guarda queste immagini possa recepire questo mio modo di vedere, di sentire.
Giulio Obici, critico del giornale Paese Sera, nel presentare alcune di queste opere a scritto “Queste foto sono prima di tutto un documento che ai giovani di oggi può rivelare un mondo sconosciuto e agli adulti suggerire un “ memento “ sempre utile in tempi di collettive smemoratezze. Inoltre sono un inno poetico che in tutti noi fa risuonare gli echi della grande narrativa realistica , degli anni cinquanta del Neorealismo Italiano, ma sono anche un inno al Bianco e Nero, a colori, queste foto, direbbero poco o niente , e per giunta sarebbero ormai sbiadite .
Eros Fiammetti A.fiap
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