Il Talento Giovanile Bresciano
concorso organizzato dalla Provincia di Brescia
inaugurazione: Sabato 3 Novembre ore 17.30 presso lo spazio espositivo della Sala Mostre Conferenze del Museo in Via Carmine 2-F, Piazzetta della Fotografia (Brescia).
Sabato 3 Novembre ore 17.30 avverrà presso la sede del Museo la premiazione per il concorso organizzato dalla Provincia di Brescia IL TALENTO GIOVANILE BRESCIANO: Concorso per il sostegno e la promozione della giovane creatività - Categoria Fotografia, e l'inaugurazione della relativa mostra.All'evento presenzierà il promotore dell'iniziativa, l'Ass. alle Politiche Giovanili della Prov. di Brescia Dott.Fabio Mandelli.
Espongono
NOME | TITOLO OPEREA |
APOSTOLI SARA | URBAN FUMIGI |
BECCALOSSI EMANUELE | FRENESIA |
BONO LINDA | RELAZIONI PLATONICHE |
BONAZZA LAURA | MA QUANT'E' PICCOLO IL MONDO |
CURTI MICHELA | APPESI |
CINGIA MARISTELLA | A PANE E ACQUA |
CINGIA DARIO | IL PASSATO VIAGGIA NEL PRESENTE |
FERLINGHETTI CHRISTIAN | ACROBAZIE TRICOLORI |
FUMAGALLI MICHELE | PINNACLES DESERT, AUSTRALIA |
GAZZURELLI MARTA | CUORI MECCANICI LEGATI PER SEMPRE |
GHISINI MARCO | PICCOLE DOLCI NOTE |
MARTINELLI GABRIELE | CUOR DI RUGIADA |
PADERNO NADIA | PUNTI DI VISTA |
PIANTONI ALESSANDRO | VERA PELLE |
PASCOLIN CLAUDIO | FUTURO? |
PEROTTI DAVIDE | PAUSA SERIETA' |
SAPIA CATERINA | LUCE CONTRO |
SALERI DANIELE | GALLI VERLANDON |
TORCHIO STEFANIA | NUTRIRE |
TERZI LUISA | COME RAGGIUNGERE UN TRAGUARDO? |
VIVIANI GLORIA | IMPRESSIONI AL MUSEO |
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THE ARGENTINE VENUS
fotografie di Eduardo Blidner (Buenos Aires)
PP of A - PMAI - WCPP
Presidente Consiglio Mondiale Fotografi professionisti, un’Autentica Autorità mondiale in campo fotografico
esposizione dal 29 settembre al 28 ottobre 2012 (orari )
inaugurazione: sabato 29 settembre ore 17 presso lo spazio espositivo della Sala Mostre Conferenze del Museo in Via Carmine 2-F, Piazzetta della Fotografia (Brescia).
Le veneri argentine di Eduardo esprimono passione, talvolta seduzione, sempre con estrema naturalezza.
L’Autore si è certamente ispirato alle sue celebri fotografie sul “tango argentino”, già esposte presso il nostro Museo e che hanno fatto il giro del mondo.
Sono belle immagini, ineccepibilmente stampate in camera oscura tradizionale, che mostrano donne autentiche, di sicuro avvenenti ma senza ritocchi digitali e ben lontane dagli stereotipi patinati ormai abituali nel glamour contemporaneo.
LA NUDA PASSIONE DEL PAESE DEL TANGO
"La mostra “Le Veneri Argentine”, aperta al Museo Nazionale della Fotografia, non è la prima dedicata ai lavori di Eduardo Blidner, il celebre fotografo argentino.
In campo fotografico, Blidner è un’autentica autorità mondiale essendo membro della PPofA (Professional Photographers of America), della PMAI (Photo Marketing Association International) e componente di direzione del WCPP, (World Council of Professional Photographers), il Consiglio Mondiale dei Fotografi Professionisti.
Nonostante la lunga carriera, i suoi scatti mantengono una notevole freschezza e - pur sesplicitamente sensuali - un pizzico di giovanile ingenuità. Ogni volta che si tratta di foto di nudo, osservatori e critici si mettono alla ricerca di quell’invisibile confine che qualcuno vorrebbe distinguere tra una foto artistica e una volgare.
Personalmente, credo che questa distinzione sia del tutto aleatoria: le fotografie, comprese quelle che ritraggono un corpo nudo, si dividono semplicemente tra belle e brutte immagini! Poi, come gli scatti che ritraggono persone vestite, ci sono fotografie più o meno esplicite e più o meno raffinate.
Insieme al Presidente Alberto Sorlini, quando si è trattato di scegliere l’immagine da stampare sulla copertina del notiziario, ci siamo posti il problema - come sempre con il nudo - che qualcuno avrebbe potuto sentirsi offeso, tenuto conto che il notiziario arriva tramite posta in case dove potrebbero esserci pure dei bimbi. In verità, tutte le “veneri Argentine” di Blidner avrebbero potuto essere messe in copertina perché esprimono passione, talvolta seduzione, sempre con estrema naturalezza: non solo sono belle immagini, ineccepibilmente stampate in camera oscura tradizionale, ma mostrano donne autentiche, sicuramente avvenenti ma senza ritocchi digitali e ben lontane dagli stereotipi patinati ormai abituali del glamour contemporaneo. Gli scenari sono domestici,
intimi come lo può essere ballare il tango. Blidner si è ispirato proprio al celebre ballo argentino, sostenendo che le donne sono al centro della profonda passione trasmessa attraverso musica e danza. Avendo avuto la fortuna di visitare più volte l’Argentina, vi invito ad andare a vedere le sue Veneri; nelle fotografie potrete davvero cogliere il sapore di quel magnifico Paese e lo spirito di quello che per gli argentini è qualcosa in più di un ballo e di una tradizione nazionale: il Tango, un concentrato di passione e pura emozione, come i bianco e nero di Eduardo Blidner."
Dott. Paolo Mazzetti
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esposizione dal 1 al 23 settembre 2012
inaugurazione: sabato 1 settembre, ore 17.00
Presentazione della mostra
Mama Afrika, mamma Africa, il luogo in cui chi ti dona un sorriso non ha niente, un luogo in cui colori diventano immagini meravigliose, un luogo in cui la natura riporta la memoria agli albori della vita.
Questo è un viaggio che porta ad abbandonarsi alle emozioni, a scoprire la luce negli occhi di bambini, sguardi orgogliosi, innocenti e privi di malizia.
Mama Afrika trasforma i grandi problemi quotidiani in piccolezze, aiuta a trovare la via giusta e insegna a vivere.
Le immagini di questa esposizione non vogliono essere solo una mostra ma un momento per chiudere gli occhi e volare nella rossa savana o sulle bianche spiagge deserte, annusare i profumi della terra appena dopo un acquazzone, sentire quel tenue sapore di salsedine del suo mare, assaporare i dolci frutti appena colti da piante autoctone.
Sapori primordiali, dolci come il latte materno e salati come il seme della vita.
Breve biografia dell’autore
Sergio Cartaino, appassionato di fotografia fin da piccolo, amante dell’Africa vera, conosciuta frequentando una missione in Kenia e in Tanzania.
E’ nato a Brescia nel 1976, dove risiede. Pur frequentando corsi fotografici, è riuscito a dare un’impronta personale, particolare alle sue fotografie, sia dando risalto ai contrasti dei colori che l’Africa offre, sia ricercando negli occhi estremamente espressivi dei bimbi i riflessi di quel mondo.
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esposizione dal 1 al 24 giugno 2012
inaugurazione: 2 giugno, ore 17.00
presentata dalla figlia Dott.ssa Renata Stradiotti
Come tanti giovani abili alle armi, anche Stefano Stradiotti riceve nel luglio 1935 l’inaspettata cartolina-precetto di richiamo sotto le armi e il 20 luglio deve essere già a Roma presso l’Ottavo Reggimento Genio. Alla mancanza di notizie e indicazioni certe segue la partenza per l’Africa orientale.
Stefano era nato il 15 dicembre 1910 a Motta Baluffi, in provincia di Cremona e aveva frequentato in questa città le scuole tecniche per poi dedicarsi, senza molto trasporto, all’agricoltura secondo la tradizione famigliare. Il suo interesse principale era per il disegno, sia tecnico sia artistico, e per tutto ciò che “riproduceva” la realtà intorno a lui e quindi la fotografia lo accompagnò durante tutta la campagna in Etiopia. Aveva lasciato, con molto rammarico e grande nostalgia, Angiolina, che divenne la moglie qualche anno dopo, al suo ritorno.
Stefano segue quindi l’intera campagna bellica dall’autunno del 1935, fino all’assestamento ed anche oltre per ritornare finalmente nel marzo del 1937. Essendo arruolato nel Genio non è mai in prima linea, segue tutte le operazioni a relativa distanza e documenta gli spostamenti fissando con il suo obiet-tivo i luoghi, le persone, gli avvenimenti, con una spontanea e accurata attenzione all’inquadratura dei soggetti, utilizzando una macchina Coronet di fabbricazione inglese. Molte sono le difficoltà per procurarsi le pellicole, ma soprattutto per stampare le immagini, che diligentemente invia con frequenza (i
positivi e talvolta anche i negativi).
Si può seguire così, con la documentazione fotografica (dietro l’immagine sono segnate sempre luogo e data) e con le frequenti lettere la campagna in Africa sul fronte nord e la lunga sosta a Gondar fino al viaggio di ritorno sul canale di Suez e allo sbarco a Napoli. Tale documentazione grafica e fotografica è stata gelosamente conservata e trasmessa fino a noi.
Inugurazione mostra: Sabato 2 Giugno 2012 ore 17.00 nella Sala Mostre e Conferenze del Museo in Contrada del Carmine 2F, Piazzetta della Fotografia a fianco della basilica di S. Maria del Carmine
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