esposizione dal 6 al 28 giugno 2015 | inaugurazione: sabato 6 giugno 2015 hh 17.00 | sala mostre
Attimi di PAOLO BELLICINI
ATTIMI è una raccolta di fotografie di vario genere, dalle più datate a quelle più recenti, i soggetti sono quelli che hanno colpito maggiormente l’autore, oppure quelli che più hanno stuzzicato la sua creatività.
Secondo il fotografo, se una cosa non ti piace, non riuscirai mai a renderla al meglio, se al contrario ti attrae viene tutto più facile.
BIOGRAFIA:
Paolo Bellicini, classe 1961, ha iniziato a fotografare nel ’82, inizialmente socio del Cinefotoclub Brescia, poi associato al Gruppo Iseoimmagine di Iseo.
Ha partecipato a molti concorsi, nazionali e regionali con risultati mediocri, ha fatto alcune mostre in provincia con soddisfazioni maggiori. Non ha un genere preferito, ama la fotografia a tutto campo, i suoi soggetti sono i più vari, dal paesaggio al ritratto alla foto di Still Life fino alle elaborazioni, colore o bianco e nero. Si ritiene un fotoamatore a tempo perso, nel senso che lo pratica per passione e per soddisfazione personale.
Attratto dalle fotografie tradizionali, quelle correttamente esposte con una rigorosa composizione e una messa a fuoco ottimale. Per Bellicini non è importante il mezzo ma il risultato finale, una fotografia è valida, anche se è fatta con una “usa e getta” l’importante è che sia una “bella fotografia”.
Contemporaneamente:
sala esterna, GUARDANDO LE VETRINE fotografie di ROBERTO PESTARINO
MOSTRA NEL CASSETTO: LO STUDIO BRAGADINA NEI PRIMI ANNI DEL 1900
Lo studio Bragadina ha visto succedersi le mode e le tendenze cittadine: attivo dal 18 ottobre 1915 al 1980, ha percorso con le proprie fotografie settant’anni di volti bresciani. Situato al numero 12 di Via San Martino della Battaglia, fondato da Antonio, classe 1885, che dopo un apprendistato
presso Cesare Allegri, un breve sodalizio con Giuseppe Quadrella in Via Santa Chiara e un’esperienza come ritoccatore di immagini a Milano, apre quello che sarebbe diventato uno degli studi fotografici più importanti della nostra città.
Lo studio era specializzato nel ritratto e per le sue stanze passava una clientela selezionata composta dalla borghesia cittadina delle professioni e degli affari. Con un gusto ancora romantico, fatto di scollature e sbuffi di pizzo barocchi, giochi di specchi e richiami alla pittura troviamo i ritratti di Antonio.
Le mode cambieranno quando a lavorare inizierà il figlio Stanislao, che diventerà il fotografo di quelle ragazze che aspiravano ad assomigliare ai volti dei rotocalchi popolari, che subivano l’influenza del miracolo economico del dopoguerra e il fascino dei concorsi di bellezza. Troviamo in queste immagini garbo, eleganza, belle donne che stimolano la vanità e i desideri. Ritratti come foto-ricordo, come cartes de visite, come tasselli che ci servono a ricostruire i gusti e le tendenze dell’epoca. Troviamo anche vedute e scorci di paesaggi, che come cartoline ci portano in un mondo fatto di armonia e di quiete. Purtroppo l’Archivio Bragadina venne distrutto durante i bombardamenti del 13 luglio 1944. Fortunatamente una parte di esso è custodito qui nell’Archivio del Museo Nazionale della Fotografia e per un mese queste immagini continueranno ad incantarci con la loro eleganza e raffinatezza. (Luisa Bondoni)
Orari di apertura:
in esposizione fino al 28 giugno 2015. Orari di apertura: martedì-mercoledì-giovedì 9-12 Sabato e domenica: 16-19
Ingresso libero e gratuito