PRIMA CHE OGGI DIVENTI IERI
FOTOGRAFIE di GIORGIO GALIMBERTI
a cura di LUISA BONDONI
VENERDI’ 11 GIUGNO ORE 18
piazzetta C.da Carmine, 2f Brescia
Dalla presentazione della curatrice della mostra
Chi siamo quando i ricordi svaniscono? Sembrano chiederci i protagonisti di questa
serie di Giorgio Galimberti, realizzata all’interno di una struttura che si occupa di assistere pazienti colpiti da Alzheimer. Fotografie dure, pungenti, a volte sgradevoli, che arrivano dritte alla coscienza come un colpo di pistola. Ci fanno fare i conti con noi stessi e con le nostre paure, quelle della solitudine, dell’abbandono e dell’incertezza. Ci fanno scontrare con una realtà possibile, con una vecchiaia non dipinta a tinte vivaci ed infine con la morte [.…]La fotografia può raccontare l’indicibile, ci porta a chiederci cosa resta di un uomo dopo la perdita della memoria: corpi sottoposti allo trascorrere del tempo, quel tempo scandito dagli orologi appesi alle pareti o posati sui comodini, alle pagine del calendario che si susseguono identiche, aspettando seduti vicini ma silenziosi su un divano o coperti dalle lenzuola del proprio letto. Queste fotografie però ci dicono altro: qualche residuo di noi stessi rimane, e possiamo leggerlo come affettività, come quel bisogno di prendersi cura di qualcosa o di qualcuno, che è innato nell’uomo e non svanisce nonostante la malattia. Un viaggio nelle paure condivise, un’immersione profonda e toccante nello scorrere del tempo, dove attesa, solitudine, ricordo e mancanza si mescolano con l’amore.
BIOGRAFIA GIORGIO GALIMBERTI
Giorgio Galimberti nasce a Como il 20 marzo 1980.
Da sempre appassionato di fotografia, complice anche un clima familiare aperto all’arte
e alla creatività, fin da piccolo comincia ad avvicinarsi al mezzo fotografico attraverso le
Polaroid. Con i primi tentativi di manipolazione e alterazione dell’immagine, Giorgio esplora approfonditamente la dimensione giocosa del supporto istantaneo.
Durante l’adolescenza, la passione non viene mai meno e, attraverso la frequentazione di numerose mostre ed esposizioni, unitamente ad un’intensa attività pratica in camera oscura, si costruisce un personalissimo background fotografico, basato principalmente sulle tecniche di sperimentazione dei grandi maestri che hanno fatto la storia della
fotografia. Dopo un periodo di momentaneo distacco, durato qualche anno, Galimberti si
riavvicina al mondo della fotografia digitale senza mai abbandonare del tutto la
fotografia analogica. Attraverso la sperimentazione del bianco e nero perfeziona i suoi gusti e, memore della lezione dei grandi maestri della fotografia, si avvicina ad una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce sui corpi e sui paesaggi urbani, riprendendo alcuni elementi tipici della street photography e rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo che unisce agli scorci di vita quotidiana le visioni sospese dell’architettura urbana con uno stile fortemente personale e riconoscibile. Numerose le sue partecipazioni a mostre personali e collaborazioni con importanti gallerie d’arte Italiane e Internazionali che gli hanno permesso di entrare nella fotografia autoriale.Si dedica alla didattica trasmettendo durante i suoi workshop e seminari il suo punto di vista sulla fotografia d’autore.
Verranno inoltre inaugurate le seguenti mostre:
-IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE - studenti della scuola Romanino di Brescia
-IL MONDO IN TASCA - Contemporary carte de visite a cura di Gabriele Chiesa
-MOSTRA NEL CASSETTO: BRESCIA ANTICA nelle cartoline di Lucio Vecchi
-SPECIALE SPAZIO SOCI: MARTA CORRADI