THE BORDER :: Giovanni Pizzocolo
inaugurazione: sabato 28 novembre 2015 hh 17.00 | sala esterna
Harmica, Tovarnik, Röszke: piccoli paesini dei Balcani, l’inferno lungo il cammino dei profughi attraverso le frontiere di Ungheria, Serbia, Croazia e Slovenia. Un abominio di disumanità a due passi da casa, con la fortezza Europa sempre più arroccata in mezzo alle fiamme che divampano. Molti i giovani e le famiglie provenienti da Siria e Iraq, alla ricerca disperata del prossimo “border” da attraversare.
Il confine, appunto: ciò che ci divide è un tratto di penna su una cartina geografica, il segno del potere. Ma è anche il con-fine, due aree divise ma che condividono il proprio limite; il contatto è inevitabile, nonostante le barriere e i muri costruiti.
La mostra The Border è un viaggio attraverso questo grande esodo, che continuerà inarrestabile anche nei prossimi anni. Donne, uomini, bambini: volti esausti, solcati da lacrime e segnati dalla stanchezza, ma anche i volti di chi non si è arreso e ancora spera in una vita migliore. Contro di loro sono stati eretti muri di filo spinato, bloccate le linee ferroviarie, schierati poliziotti e soldati. Sono la peste della miseria: una rimozione collettiva per non guardare negli occhi il leviatano che nuota negli abissi del nostro benessere. Ma la vera peste è l’incapacità di vedere noi stessi negli altri, la perdita della grazia del confronto.
La mostra The Border vuole dare parola a questo grande e temuto Altro. Qui la parola è racchiusa e soverchiata dall’immagine, perché ciò che si può mostrare non può essere raccontato. Gli occhi di una madre che piange segnano la fine di ogni discorso, ma con essi ci dobbiamo confrontare per restare umani, e non smettere di guardare.
BIOGRAFIA
Giovanni Pizzocolo è nato a Desenzano del Garda il 1 febbraio 1984. Giornalista pubblicista, dal 2011 è responsabile editoriale del portale di informazione locale Bresciatoday.it. Collabora inoltre per il blog cittadino Odiopiccolo.it, per il quale realizza reportage fotografici e racconti di finzione. La sua passione per la fotografia nasce dall’amore per l’uomo, per le storie che rendono unica e irripetibile la vita di ogni persona, anche la più misera e sventurata. Per questo motivo, al centro dei suoi lavori ci sono sempre gli ultimi e gli emarginati: “Scopo di ogni mio scatto è dare un volto a chi un volto non ce l’ha. La fotografia, come la parola, raggiunge il suo massimo splendore nella testimonianza”.
esposizione dal 28 novembre 2015 | inaugurazione: sabato 28 novembre 2015 hh 17.00 | sala mostre