esposizione dal 3 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 | inaugurazione: sabato 3 dicembre 2016 hh 17.00
In occasione dell’inaugurazione il prof. GABRIELE CHIESA terrà la lezione
Tanatofobia del rito fotografico.
Funzione sociale della fotografia nell'elaborazione del lutto individuale e collettivo
E’ il mistero più grande, quello più profondo e suggestivo, il punto di arrivo e di non ritorno, la Morte.
Anche io la temevo non sapendo nulla di lei, lasciavo che adagiasse uno spesso velo nero sul mio inconscio, fino al momento in cui l’ho conosciuta veramente, da vicino, intimamente. Sono stata una tra i pochi ad essere tornata indietro, probabilmente non era ancora giunto il mio momento, ma da allora l’ho guardata con occhi diversi, l’ho sentita una grande forza positiva, un’amica, una compagna di viaggio giusta e imparziale.
Ha così cominciato ad affascinarmi, a suscitare in me il desiderio di avvicinarla, di vederla, di approssimarmi a lei il più possibile senza tuttavia superare quella sottile linea di passaggio. Ho iniziato anche a cercare una forma di espressione che più mi rendesse partecipe del suo essere, un mezzo per avvicinarmi a lei, con rispetto e meraviglia, più di ogni altro e meno di quello estremo.
Le foto post mortem sono entrate così nella mia vita, quasi per caso. Oggetto di collezionismo negli stati di area anglosassone, quasi sconosciute ed evitate in Italia. Non mi sono fermata a questo, ho voluto anche scegliere il soggetto ritratto più difficile da accettare, quello che suscita più dolore, i bambini, perché volevo portare la luce là dove è buio per antonomasia, suggerire un’interpretazione diversa di ciò che nessuno di noi potrà mai evitare, invitare all’accettazione serena di un fenomeno che ci accomuna tutti.
Hanno fatto parte della Storia, hanno il diritto di essere conosciute e di essere sottratte all’oblio: senza commettere l’errore di decontestualizzarle potremo osservarle con amore e rispetto, con curiosità e anche con disappunto, perché no, ma non le potremo né dovremo più dimenticare.
La mia collezione è nata e si è sviluppata in alcuni anni, ho acquistato in tutto il mondo anche tramite internet e ho cercato di prendere soltanto le foto che mi dicevano qualcosa, che mi comunicavano altro al di là dell’immagine in esse riprodotte: le ho ascoltate e amate, mi auguro che anche coloro che decideranno di venirle a vedere riusciranno ad ascoltarle con il cuore.
Biografia
Priscilla Murli è nata a Roma il 4 febbraio 1974. Dopo gli studi classici ha conseguito la laurea in Lettere moderne presso l’Università “La Sapienza” di Roma, è stata editore ed è regolarmente iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti. Sposata e madre di due bambini, dal 1992 vive nella provincia di Viterbo. Dal 2010 le sue opere hanno ricevuto diversi riconoscimenti tra i quali il primo premio con medaglia d’oro all’Estemporanea di poesia in Sutri, il primo premio nella sezione poesia religiosa all’Estemporanea di poesia di Roma ed al concorso La freccia di Cupido e secondo premio al concorso Su tomi di sabbia a Taranto. La raccolta “Sussurrare alle onde” è stata primo premio al concorso “Ève – la vigilia della vita”. La poesia “Io clown” contenuta nel volume “Un’anima qualunque” è stata selezionata per un’antologia donata al Presidente della Repubblica.
La poesia “La cicala” è stata selezionata per una miscellanea presentata il 31 gennaio 2011 al Senato della Repubblica Italiana. La poesia “Ghiacciai” é stata selezionata per l’antologia “E’ solo poesia” della GDS edizioni. Inoltre due suoi scritti, “Mani” e “Frammenti di ghiaccio” sono stati pubblicati nella miscellanea “Diversi amori” edita da Edizioni ArcheoAres. Recentemente alcune sue poesie sono state pubblicate in due antologie: “Del leone e della rosa” Fusibilia edizioni e “Trame vellutate di poesia” edita in proprio dall’associazione Perle d’autore. Un’altra opera è presente sul sito “Poeti e poesia”. Sempre con le Edizioni Archeoares ha pubblicato i romanzi Diario di donne, Alla fine di un viaggio e il recente Con la bocca piena di terra. Le Edizioni Archeoares curano anche il catalogo della mostra Angeli Dormienti.
esposizione dal 3 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017
Orari di apertura: martedì-mercoledì-giovedì 9-12
Sabato e domenica: 16-19
Ingresso libero e gratuito