esposizione dal 21 aprile 2018 fino al 1 luglio 2018 | inaugurazione 21 aprile 2018 hh 17.00 | sala mostre
CARMINE
di Mariagrazia Beruffi
“Carmine è il borgo di Brescia dove una volta convivevano prostitute, spacciatori, ladri, salumieri, osterie e famiglie. Il Carmine ha saputo sempre adottare tutti, anche gli ultimi, mai giudicati ma sempre accolti con tutte le loro debolezze. Ora è anche zona universitaria, quindi ricca di giovani e movida notturna ma, allo stesso tempo, porto sicuro per gli immigrati che numerosi occupano le case fatiscenti i cui inquilini erano sono stati precedentemente mandati in condomini di periferia da un decreto del comune .
Tornata nella mia città natale, dopo 30 anni vissuti a Trieste, ho sentito il desiderio di andare alla ricerca di cosa rimane del vecchio dna bresciano e vedere come interagisce con una nuova realtà ricca di stimoli, anche culturali, di energia giovane e spensierata.
E’ bastato camminare per quelle strade, guardare negli occhi le persone e scoprire un mondo.
Gli incontri nel quartiere sono come le caramelle, uno tira l’altro, tutti conoscono tutti e, in breve, il trans, la prostituta, il salumiere, il pazzo, l’artista, lo studente, l’anziana custode del conte o i giovani amanti prendono vita nelle immagini che riesco a scattare tra una birra e un bicchiere di vino, una risata e racconti di esistenze a volte difficili. Sono storie piccole e grandi, ma tutte vere e chissà perché mai banali. E’ un luogo di fantasia e voglia di condividere racconti di amori, abbandoni, solitudini, fallimenti o speranze per il futuro.
C’è posto per tutti e le diverse realtà si intrecciano nel rispetto reciproco in un luogo un tempo solo malfamato ed evitato dalle persone “per bene” ma ora anche ricco di fascino e magia.”
Mariagrazia Beruffi
Di ritorno a Brescia, città natale, dopo aver vissuto 30 anni a Trieste dove ha insegnato lingue straniere e iniziato un percorso di studi grafici, ha improvvisamente scoperto la fotografia. Amore a prima vista e passione che si è da subito concretizzata in uno studio approfondito non tanto della tecnica quanto degli autori classici e contemporanei. La sua è una fotografia fatta di incontri casuali che si tramutano spesso in una condivisione di sogni, sentimenti ed emozioni. Cerca sempre comunque di partire da un’idea, poi però fatalmente destinata a cambiare perché quello che si scopre è spesso imprevedibile e il progetto prende forma in corso d’opera.
MOSTRA NEL CASSETTO: FRAMMENTI DAL FILM “OSSESSIONE” DALL’ARCHIVIO DI PIETRO DELPERO
in esposizione fino all’1 luglio 2018
ORARI DI APERTURA: MART-MERC-GIOV 9-12 / SAB-DOM 16-19
INGRESSO LIBERO