esposizione dal 14 gennaio 2017 al 5 febbraio 2017 | inaugurazione: sabato 14 gennaio 2017 hh 17.00
Vivere Brescia :: Vita quotidiana e abitudini nelle fotografie del fotografo Negri
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il libro “Vivere Brescia. Vita quotidiana e abitudini nelle fotografie del fotografo Negri” a cura di Marcello Zane.
Fra la fine del XX secolo e la prima guerra mondiale, Brescia ha vissuto una serie di radicali cambiamenti. Innovazioni tecnologiche come il telefono, il cinema, l’auto hanno cambiato il modo di vivere la città.
In città la popolazione cresce con rapidità, nel 1921 la popolazione supera i per la prima volta i centomila abitanti.
esposizione dal 3 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 | inaugurazione: sabato 3 dicembre 2016 hh 17.00 | sala mostre
Sidney James Frederick Hayes . Un fotografo ritrovato
Una cassa di legno e una vecchia valigia di pelle e centinaia di fotografie in bianco e nero arrivate al Museo. Un incontro casuale e la scoperta di una personalità poliedrica e dallo sguardo disincantato sulla realtà: Sidney James Frederick Hayes, un fotografo nato a Londra il 6 marzo 1913, che ha trascorso molto tempo in Italia.
esposizione dal 3 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 | inaugurazione: sabato 1 ottobre 2016 hh 17.00 | sala mostre
Sidney James Frederick Hayes . Un fotografo ritrovato
Una cassa di legno e una vecchia valigia di pelle e centinaia di fotografie in bianco e nero arrivate al Museo. Un incontro casuale e la scoperta di una personalità poliedrica e dallo sguardo disincantato sulla realtà: Sidney James Frederick Hayes, un fotografo nato a Londra il 6 marzo 1913, che ha trascorso molto tempo in Italia.
esposizione dal 3 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 | inaugurazione: sabato 3 dicembre 2016 hh 17.00
In occasione dell’inaugurazione il prof. GABRIELE CHIESA terrà la lezione
Tanatofobia del rito fotografico.
Funzione sociale della fotografia nell'elaborazione del lutto individuale e collettivo
E’ il mistero più grande, quello più profondo e suggestivo, il punto di arrivo e di non ritorno, la Morte.
Anche io la temevo non sapendo nulla di lei, lasciavo che adagiasse uno spesso velo nero sul mio inconscio, fino al momento in cui l’ho conosciuta veramente, da vicino, intimamente. Sono stata una tra i pochi ad essere tornata indietro, probabilmente non era ancora giunto il mio momento, ma da allora l’ho guardata con occhi diversi, l’ho sentita una grande forza positiva, un’amica, una compagna di viaggio giusta e imparziale.