EL CARMEN
LA STORIA DI UN ANGOLO DI CARMINE ATTRAVERSO LE FOTOGRAFIE
MOSTRA FOTOGRAFICA IN PIAZZETTA A CURA DEL MUSEO NAZIONALE DELLA FOTOGRAFIA E BRESCIA UNDERGROUND
SABATO 19 GIUGNO ORE 16 - APERTURA MOSTRA
La mostra curata dal Museo Nazionale della Fotografia e Brescia Underground è un omaggio a quell’angolo di Carmine compreso tra Contrada Carmine e Vicolo San Faustino, quello slargo che da una parte è fiancheggiato dalla chiesa del Carmine e dall’altra dal palazzo che oggi ospita le collezioni del Museo della Fotografia.
Le fotografie saranno esposte nella piazzetta esterna al Museo e permetteranno di fruire il nuovo spazio come luogo di condivisione e storia, in un punto del quartiere dove la città sopra si incontra con la città sotto, quella dei fiumi che scorrono sotto lo strato di asfalto cittadino.
Si invitano i fotoamatori italiani a partecipare alla 32° edizione del Concorso Fotografico organizzato del Museo Nazionale della Fotografia con le immagini della corsa storica automobilistica bresciana che si terrà quest’anno dal 16 al 19 giugno 2021 sul percorso Brescia-Roma-Brescia.
Estratto del bando:
Ogni autore può partecipare con max 4 immagini digitali formato JPEG, profilo colore sRGB,con il lato maggiore di 2500 pixel a 300dpi, denominate nel seguente modo: Cognome e Nome dell’autore, trattino Titolo. JPEG. (ESEMPIO: CognomeNome-titolo.jpeg)
La quota di partecipazione, gratuita per i Soci del Cinefotoclub, è di 10 euro.
Le opere, con la scheda debitamente compilata e copia del versamento, dovranno pervenire (tramite wetransfer o simile) entro e non oltre il 11 luglio 2021 a:
La Giuria è composta da esperti fotografi scelti dal Delegato Regionale FIAF Silvano Peroni.
PRIMA CHE OGGI DIVENTI IERI
FOTOGRAFIE di GIORGIO GALIMBERTI
a cura di LUISA BONDONI
VENERDI’ 11 GIUGNO ORE 18
piazzetta C.da Carmine, 2f Brescia
Dalla presentazione della curatrice della mostra
Chi siamo quando i ricordi svaniscono? Sembrano chiederci i protagonisti di questa
serie di Giorgio Galimberti, realizzata all’interno di una struttura che si occupa di assistere pazienti colpiti da Alzheimer. Fotografie dure, pungenti, a volte sgradevoli, che arrivano dritte alla coscienza come un colpo di pistola. Ci fanno fare i conti con noi stessi e con le nostre paure, quelle della solitudine, dell’abbandono e dell’incertezza. Ci fanno scontrare con una realtà possibile, con una vecchiaia non dipinta a tinte vivaci ed infine con la morte [.…]La fotografia può raccontare l’indicibile, ci porta a chiederci cosa resta di un uomo dopo la perdita della memoria: corpi sottoposti allo trascorrere del tempo, quel tempo scandito dagli orologi appesi alle pareti o posati sui comodini, alle pagine del calendario che si susseguono identiche, aspettando seduti vicini ma silenziosi su un divano o coperti dalle lenzuola del proprio letto. Queste fotografie però ci dicono altro: qualche residuo di noi stessi rimane, e possiamo leggerlo come affettività, come quel bisogno di prendersi cura di qualcosa o di qualcuno, che è innato nell’uomo e non svanisce nonostante la malattia. Un viaggio nelle paure condivise, un’immersione profonda e toccante nello scorrere del tempo, dove attesa, solitudine, ricordo e mancanza si mescolano con l’amore.
esposizione fino al 31 maggio 2021