inaugurazione: sabato 13 gennaio 2024 hh 17.00 | sala mostre
ROTELLE NEL CUORE di FABIO CAMPORESE
Il Museo Nazionale della Fotografia Cinefotoclub è da sempre sensibile alle questioni sociali e collabora con numerose realtà attive sul territorio, realizzando progetti di inclusione, integrazione e valorizzazione delle diversità.
La mostra di Fabio Camporese apre il nuovo anno al Museo e porta a riflettere su quelle piccole realtà associative che nonostante le difficoltà, proseguono nella loro missione, senza mai smettere di credere nel progetto.
Il denaro raccolto con la vendita di questo catalogo verrà interamente devoluto all’Associazione no profit Rotelle nel Cuore, un rifugio in Villa d’Adda in provincia di Bergamo, che si occupa del recupero psicofisico di cani disabili e non.
In questa struttura tutti i cani che non hanno una buona autonomia di movimento vengono dotati di un ausilio ortopedico appositamente studiato in base alle loro necessità individuali.
Il giorno dell’inaugurazione sarà presente il banchetto informativo dell’Associazione Rotelle nel cuore e domenica 21 gennaio alle ore 17 si terrà una visita guidata alla mostra accompagnati dall’autore, in cui si potrà partecipare con il proprio amico peloso.
inaugurazione: sabato 13 gennaio 2024 hh 17.00 | sala mostre
MOSTRA NEL CASSETTO: BRESCIA, UN VIAGGIO NEL PASSATO
Una selezioni di fotografie della nostra città tra fine 1800 e i primi decenni del novecento. Com’eravamo e com’era l’assetto urbanistico di Brescia, che nel corso del secolo scorso ha subito trasformazioni nel suo assetto urbanistico. La mostra che apre il 2024 è dedicato al quartiere del Carmine in cui il Museo a sede e racconta alcuni punti importanti della zona e come come apparivano oltre cent’anni fa. Le stampe sono accompagnate da testi che ne completano la narrazione visiva.
SPECIALE SPAZIO SOCI: Teoria dei minimi di STEFANO SCAPPAZZONI
Da appassionato di minimalismo in tutte le sue forme presento un estratto da una serie che cerca di indagare fino a quando la riduzione degli elementi dell'immagine (colori, contrasti, soggetti) permette ancora di dare una lettura della scena oppure comincia ad attribuirle un differente significato.
Biografia: Nato nel 1976 in Liguria e trapiantato a Brescia dal 2001; a dodici anni nelle ore di scienze scopro la camera oscura che da allora è presenza costante nella mia vita assieme a tutto ciò che ruota attorno alla fotografia chimica e all'immagine stampata.
Nello scattare fotografie il mio impegno è sempre quello di catturare (e rielaborare, ma questa è soprattutto una ambizione) la bellezza del mondo che ci circonda, a volte nascosta anche in cose apparentemente insignificanti se non, addirittura, a prima vista
poco gradevoli. L'unica certezza, dopo questo percorso di molti anni, è che continuerò a scattare!
MOSTRA STORICA A CURA DI GABRIELE CHIESA
La femme di Salvatore Abate
La visione della donna nella sperimentazione dei processi fotografici alternativi di Salvatore Abate. Salvatore Abate è un appassionato cultore della fotografia tattile come creazione artistica. Ha iniziato il suo percorso espressivo negli anni Ottanta, attraversando varie forme di arte figurativa: dalla pittura, alla scultura, alle tecniche miste. Ha poi trovato nuove fonti di
ispirazione nell’applicazione e nella reinterpretazione delle tecniche fotografiche storiche delle origini, particolarmente la cianotipia e la gomma bicromatata. Questo antico procedimento consente di creare opere irripetibili di massima raffinatezza tecnica ed
estetica che fondono figura, corpo e composizione a sorprendenti toni e modulazioni di colore l'autore gioca con le problematiche della società moderna. Salvatore Abate svolge attività di didattica artistica, conducendo workshop e conferenze sulle tecniche fotografiche antiche. Ha partecipato a eventi espositivi di prestigio in Italia e all'estero.
MOSTRA “LE VETRINE DELLA CONTRADA” STREET COLOR DI MASSIMO GARDA
inaugurazione: sabato 9 dicembre 2023 hh 17.00 | sala mostre
Trans Evropa Express
Parigi – Sarajevo
fotografie di FULVIO CASAGRANDE
Un viaggio immaginario attraversando frontiere spesso superabili solo nei sogni.Fermate a richiesta. Nel nostro camminare nelle città può accadere di sentirsi soli tra la folla, di non avere alcuno scambio di parole e di emozioni con le persone che incrociamo.
Siamo sulla strada, il nostro sguardo incontra i muri delle case, dei palazzi, dei cortili. I Muri separano e proteggono. A volte ci parlano. Possiamo cogliere pensieri, emozioni, storie che altrimenti non conosceremmo.
Sono testimonianza del nostro tempo e del passato. Augurio o monito per il futuro.Le parole volano, i muri restano.
L’esposizione presenta fotografie scattate a Paris, Dune du Pilat, Marseille, Toulon, Sarajevo, Mostar (2011 – 2017)
inaugurazione: sabato 9 dicembre 2023 hh 17.00 | sala mostre
LO SPESSORE DELL’ACQUA
FOTOGRAFIE DI ROBERTO DAMIANI
Questa mostra nasce per caso, quando alcune foglie autunnali che galleggiano nell’acqua del Parco Naturale delle Torbiere di Iseo catturano il mio sguardo durante una delle mie indispensabili e frequenti camminate in ambiente naturale, sono materiale effimero ma pronto per essere impresso dall'ottica, fotografie che ancora non ho scattato.
Queste immagini mi danno l’ispirazione per iniziare una ricerca fotografica sui
dettagli, sull’infinitesimamente piccolo, su ciò che sfugge allo sguardo rapido con cui normalmente osserviamo il mondo. Poco dopo arriva la pandemia e il mondo si ferma, e lo sguardo sull’infinitesimamente piccolo ha il tempo per diventare ancora più attento. Non potendo più camminare nel mondo, e osservarlo, inizio a guardare il mio giardino. Fotografo i fili d’erba bagnati dalla rugiada del mattino. Quello che il mio occhio scopre insieme all’obiettivo, quasi come una visione che all’improvviso trova spazio dentro me, è il riflesso in ogni singola goccia di rugiada, che riproduce sulla propria superficie, come se fosse essa stessa una macchina fotografica, l’universo che la circonda. Tutte, anche le più microscopiche, contengono l’immagine perfetta di un minuscolo mondo.
Il titolo Lo spessore dell ’acqua è arrivato in corso d’opera, così come le prime immagini sono arrivate senza che le avessi cercate. Le fotografie scattate nelle Torbiere mostrano un’acqua che sembra avere uno spessore materico, quasi non fluido, mentre le fotografie delle gocce di rugiada rimandano a uno spessore infinitesimale, precario, evanescente.
Lo “spessore dell’acqua”, nondimeno, ci rimanda a un significato più che attuale: lo spessore valoriale dell’acqua con la sua importanza vitale per la natura, l’uomo e gli animali.
Roberto Damiani, luglio 2022